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Dove siamo ? La cartolina di Bellagio
Il lago di Como, o meglio lario, e' di origine glaciale: occupa la cavita' scavata dal ghiacciaio dell'Adda che, in epoca quaternaria, si protendeva nei due rami meridionali del lago sino a sboccare in Brianza, lasciandovi poi colline moreniche ed altri laghetti; il suo passaggio e' rilevato da massi erratici frequenti soprattutto sul promontorio centrale del lago. E' il terzo dei laghi subalpini per grandezza ma il piu' profondo in assoluto, avendo una profondita' massima di 410 metri. La sua forma a Y rovesciata, con i due rami di Como e di Lecco e con il bacino superiore di Colico, comporta un perimetro di 170 Km.
La penisola di Bellagio si estende, con la sua frazione, sulle rive, sul falsopiano, sulle colline che precedono l'estrema punta settentrionale del promontorio lariano. Per questa ubicazione, prodiga di panorami grandiosi su grande parte del lago coi suoi monti, per la varieta' delle passeggiate, per 800 posti letto, Bellagio e' uno dei centri piu' famosi del Lario. Circa 150.000 visitatori l'anno arrivano a Bellagio per perdersi tra le caratteristiche viuzze invase da diversi negozi o tra il giardino romantico di Villa Melzi o quello di Villa Serbelloni.
Il peculiare fascino di Bellagio conquisto', fin dal rinascimento, poeti ed artisti e, dall'800 in poi, uno stuolo di illustrivisitatori stranieri: da Shelley a Longfellow a Stendhall a Flaubert a Liszt.
Anticamente si ha notizia di stanziamenti paleoveneti e gallo-insubrici, dopo i quali seguirono le conquiste romaniche del secolo II a.C. Sul dosso del promontorio Bellagino, ora Villa Serbelloni, plinio il Giovane fece erigere una delle sue due ville lariane, chiamata "Tragoedia" ove si dice che Stilicone, sconfiggendo a Bellagio i Visigoti, fece edificare una fortezza, data la sua strategica posizione dominante.
La Vegetazione: Di tiposubalpino, alpino e mediterraneo. Sulle rive crescono cipressi e pini; sui declivi soleggiati la vite e l'ulivo; sui monti, castagni, faggi, noci e conifere. il calendario delle fioriture comprende: narcisi e mughetti a Marzo; coloratissime azalee, rododendri e camelie in Aprile e Maggio; rose, oleandri ed ortensie decorano Bellagio da Giugno a Settembre. Da segnalare l'incantevole e varia tavolozza di colori autunnali nei giardini e nei parchi di Bellagio a gine di Settembre e in Ottobre.
Il Clima: Tanto rigoglio di piante e di fiori e' favorito da un clima temperato e dolce. La temperatura media invernale non scende sotto i 6-7 gradi centigradi, mentre d'estate si aggira intorno ai 25-30 gradi, mitigata nel pomeriggio dalla "breva", leggera brezza caratteristica del Lago di Como.
Le Leggende di Bellagio
Il sasso del pane: Durante l'epidemia di peste, che si sviluppo' in epoca Manzoniana nel 1630, la popolazione di Bellagio, grazie alla conformazione geografica a penisola del notro territorio, evito' il contagio e quindi, utilizzando grano sano, produceva del pane per gli abitanti di Varenna . Lo scambio avveniva su di un grosso masso, poco distante dalla riva, ove si lasciava il pane. I compratori prendevano il pane e depositavano i soldi in un contenitore riempito d'aceto, per disinfettarli. Ora quel sasso e' stato minato perche' costituiva un pericolo per la navigazione.
La statua del Gesu': Molto probabilmente (non si ha notizia della data esatta) verso la fine del ´600 - primi del '700, durante un'alluvione e straripamento dell'Adda o del Mera, ci fu la distruzione di una chiesina in Valtellina, ove si trovava una statua di legno raffigurante Gesu'. La statua, galleggiando sulle acque del lago, arrivo' a fermarsi sulla spiaggia di Bellagio; non venne mai reclamata da nessuno ed i Bellagini, orgogliosi di questo ritrovamento, ancora oggi la conservano gelosamente, esponendola durante la processione del Venerdi' Santo. Il nome di questa statua di manifattura Spagnola e Intero, proprio perche' raffigura il Corpo di Gesu'.
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